Eccomi qui finalmente!! Arrivo un pò in ritardo perchè reduce di un mega disastro: sono riuscita a perdere in contemporanea ben 4 PASSWORD!! Non riuscivo più a connettermi quindi, un disastro, solo io posso fare ste cose:)
Ma vieniamo a noi. Vorrei raccontarvi un pezzetto di me. Nasco da mamma lucana e papà sardo, trasferiti al Nord, da ragazzini, con le loro famiglie negli anni sessanta, verso il faro di speranza che, allora, la Fiat rappresentava. Quindi sono cresciuta con la cucina delle mie nonne, un mix di Basilicata e Sardegna. Nonne che nonostante la nostalgia e la lontananza dalle loro terre, han cercato di mantenerne almeno il sapore in cucina.
Questa è una ricetta che faceva spesso la mia nonna di Sardegna, terra splendida, che ti cattura e strega, dai profumi stupendi e indimenticabili. Una delle poche terre in grado di farti sentire la sua mancanza.
Si tratta di fagottini di cavolo verza ripieni, che mi son sempre piaciuti perchè ricchi di verdura e sapori .
Dal momento che, tempo fa, son finalmente riuscita a farne una degna versione vegana, eccola qui. Tra l'altro siamo anche nella stagione giusta...
Ingredienti:
10foglie di verza per gli involtini + 3 per il ripieno (corrispondono a circa 400 gr)
100 gr di soia destrutturata (piccola, da ragù)
130 gr di cipolla
1 zucchina da 200 gr
50 gr di olio
un bicchiere di vino bianco
20 gr fiocchi di patate (o una patata lessa schiacciata)
1 spicchio di aglio
100 gr di soia destrutturata (piccola, da ragù)
130 gr di cipolla
1 zucchina da 200 gr
50 gr di olio
un bicchiere di vino bianco
20 gr fiocchi di patate (o una patata lessa schiacciata)
1 spicchio di aglio
prezzemolo
tra i 60 e i 100 gr pangrattato
tra i 60 e i 100 gr pangrattato
un bicchiere di acqua calda (200ml)
Curcuma o paprika
spago per alimenti
Per prima cosa sbollentiamo, dopo averle staccate con cura, le dieci foglie di verza che ci serviranno per gli involtini, in modo da poterle arrotolare agevolmente senza che si spezzino.
Immergetele, 3 o 4 per volta, in acqua bollente con un pizzico di sale, per 4 minuti. Lasciatele poi in uno scolapasta, ci serviranno dopo.
In un tegame capiente mettete a rosolare della cipolla con un filo d'olio, e poi buttateci il vostro tritatino di soia, secco, direttamente in padella con la cipolla. Lasciate rosolare un minuto e poi sfumate con del vino bianco e aggiungete un pizzico di curcuma o paprika.
Nel frattempo in un mixer tritate la zucchine e le tre foglie di cavolo verza, della misura di un tritato
e tuffate il tutto a rosolore in pentola, aggiungendo sale e un bucchiere di acqua calda.
Fate andare per circa 10 minuti, ossia fino a ottenere un composto asciutto e non più acquoso, e lasciate raffreddare.
Raffreddato il composto aggiungete i fiocchi di patate, che renderanno soffice il composto, il prezzemolo, l'aglio finemente tritato (in Sardegna non si risparmiano con aglio e prezzemolo!) e pangrattato, fino ad ottenere un composto manipolabile. Infatti la quantità di pangrattato varierà in base a quanto è umido il vostro composto.
Prendete ora le foglie di cavolo, disponetele tutte aperte, su un tavolo, e riempitele. In questo modo sarete sicuri di distribuire equamente il ripieno e non trovarvi alla fine con troppo ripieno di avanzo o di non farvelo bastare per tutte le foglie :)
Ora vediamo come chiuderle: questi fagotti si chiudono come gli involtini cinesi ossia dando un primo giro
rabboccando i lati
e dando il mezzo giro finale.
E ora leghiamoli come fossero dei pacchettini regalo! Si possono anche non legare, ma in questo modo bisognerà essere delicati in cottura per non farli aprire.
Ed ecco i pacchettini tutti insieme:
A questo punto non ci resta che cuocerli e le possibilità son due, se non di più, in base ai vostri desideri e alla vostra fantasia.
Mia nonna li cuoceva in un tegame aggiungendo prima del vino bianco e poi del brodo, facendoli andare una ventina di minuti. Io essendo che costituiscono, secondo me, un ottimo piatto unico, solitamente li faccio cuocere dentro un tegame con del sugo, sempre per venti minuti, con coperchio.
Perciò scegliete il metodo che più vi piace :)
IL PUNTO:
Avrete notato che spesso uso nelle mie ricette la curcuma. Mi piace perchè dona gusto, in particolare a soia e verdure, ma è più delicata del curry. Inoltre viene usata da milleni in India come medicinale e la medicina moderna le ha in effetti, recentemente, attribuito proprietà antinfiammatorie, antitumorabli e altre ottime virtù. E mi piace un mondo.
Spero tanto che vi piaccia questa mia ricetta.
Ciao nonna.
Un abbraccio,
Romy.
Ps: qualche foto dalla mia ultima volta in terra di Sardegna...
Grande Pevero, OT
Porto Liscia, Palau.
oh brava! cercavo giusto una ricetta con la verza! :P sei arrivata giusta giusta =)
RispondiEliminaGrazie!! :D tra l'altro sono perfetti anche per il Bento^^
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